ETTORE MENDICINO

Attaccante
Nato a Milano l’11 febbraio 1990
Esordio in A: 8 febbraio 2009, Fiorentina-Lazio 1-0

2004-05 LAZIO A 0 0 0 0
2005-06 LAZIO A 0 0 0 0
2006-07 LAZIO A 0 0 0 0
2007-08 LAZIO A 0 0 0 0
90 2008-09 LAZIO A
90 2009-10 LAZIO A
90 Ago.2009 CROTONE B

(legenda)

Cinque minuti. L’emozione del debutto in serie A, la disperazione per il gol di Gilardino. Ettore Mendicino, con la giacca a vento della Lazio sulle spalle, era già vicino al quarto uomo, sulla linea di centrocampo, pronto a entrare, quando la Fiorentina è passata in vantaggio. Doveva prendere il posto di Pandev. Rossi ha corretto in corsa la sostituzione, richiamando l’attenzione del team manager Manzini. È uscito Ledesma, è rimasto in campo l’attaccante macedone. E Mendicino ha giocato gli ultimi cinque minuti della partita, tutto il recupero, da centravanti. Un’emozione strozzata dalla beffa firmata da Gilardino. Non ci sono stati palloni buoni per cambiare la storia della partita. Ma l’emozione è stata grande lo stesso. E bisogna celebrare un altro esordio di un talento cresciuto nel settore giovanile della Lazio. È il terzo firmato da Rossi.

Mendicino arriva dopo Diakitè e De Silvestri, che erano apparsi per la prima volta sul palcoscenico della serie A nella primavera 2007. Ma non è una sorpresa. L’attaccante di Fiumicino era stato protagonista in estate. L’eroe mancato di Anfield Road, quando gli venne annullato in modo inspiegabile il gol del pareggio (di testa) in pieno recupero, nell’amichevole con il Liverpool dell’8 agosto. Chissà se Rossi abbia pensato a Firenze che Ettore potesse trasformarsi nell’uomo della Provvidenza. Due ore prima della partita aveva deciso di portarlo in panchina, lasciando in tribuna Simone Inzaghi. Mendicino era già stato in panchina a Verona, il 29 ottobre, per il turno infrasettimanale con il Chievo. E Rossi lo stava seguendo. Questo è l’anno della consacrazione: con la Primavera di Sesena ha segnato sinora 14 gol in campionato, giocando da centravanti. Ha fisico e corsa, un attaccante potente e moderno, non statico. Può essere impiegato anche da seconda punta o da attaccante esterno. Si sta applicando anche nella fase difensiva. Una predisposizione necessaria per tenere il confronto con i grandi e calarsi nella realtà della squadra.

La Lazio ci crede, altrimenti avrebbe chiuso l’acquisto dell’argentino Gaston Cellerino, 22 anni, poi finito al Livorno. Nato a Milano e cresciuto a Fiumicino, oggi Mendicino compirà 19 anni. S’è iscritto alla facoltà di Scienze Politiche, sogna un futuro da calciatore. Il suo esordio era già stato messo in preventivo. E si è realizzato a Firenze. Ettore ha anticipato Faraoni (portato da Rossi in panchina) e Tuia, lasciato in tribuna. Fa parte anche della lista della Lazio al Viareggio. Ma salterà quasi certamente tutta la prima fase. Mendicino da lunedì si trova a Rieti. Lo ha convocato il ct Francesco Rocca nell’Under 20, oggi pomeriggio è previsto l’impegno con l’Austria. Si tratta del torneo Quattro Nazioni ( ci sono anche Germania e Svizzera) di preparazione al Mondiale di categoria, che si giocherà a settembre in Egitto. Un altro traguardo da tagliare per Mendicino, cresciuto moltissimo negli ultimi mesi. Era stato richiesto da diversi club di serie B e Lega Pro durante il mercato di gennaio, la Lazio non ha mai pensato di disfarsene. L’obiettivo è lo scudetto con la Primavera, ma già nelle prossime settimane potrebbe avere altre opportunità con la prima squadra. È in attesa di ordini dalla società. Domani potrebbe raggiungere la Lazio al Viareggio oppure rientrare a Formello. Sabato c’è il Torino all’Olimpico. Dipenderà dalle condizioni di Rocchi, dalle possibilità del suo recupero. Zarate deve scontare un turno di squalifica, Pandev è in Turchia con la nazionale macedone e rientrerà a Formello solo venerdì. Rossi potrebbe inserire Mendicino nella lista dei convocati anche venerdì per il Torino.

(Fabrizio Patania | Il Corriere dello Sport-Stadio | 11 febbraio 2009)